Interessante ricerca promossa dal CONI delle Marche
Negli ultimi decenni si è verificato un considerevole aumento dell’incidenza dell’obesità: il neologismo “globesity” descrive di come si tratti di un fenomeno pandemico diffuso in tutti i paesi del mondo, documentato da numerosi sistemi di sorveglianza e da continui studi scientifici.
L’obesità colpisce gli adulti ma, anche e soprattutto i bambini. In Italia, il sistema di sorveglianza nazionale “Okkio alla salute” attivo dal 2008 rileva che nella fascia tra gli 8-9 anni di età, maschi e femmine, è in sovrappeso circa il 30% e, di questi, 1 su 3 è obeso, anche se, negli ultimi anni si è notata una lenta ma costante diminuzione, probabilmente in parte collegata alla maggiore consapevolezza che si è diffusa tra la popolazione della gravità di questo problema.
Fra i bambini obesi in età prescolare, dal 26 al 41% è obeso da adulto, e fra i bambini in età scolare tale percentuale sale al 69%. Il rischio per i bambini obesi di diventarlo da adulti varia quindi tra 2 e 6,5 volte rispetto ai bambini non obesi. La percentuale di rischio sale all’ 83% per gli adolescenti obesi. Tutto questo comporta una potenziale minore aspettativa di vita ed una maggiore probabilità di contrarre precocemente malattie dismetaboliche, cardiovascolari e neoplastiche.
L’obesità ha origini complesse e multifattoriali sia genetiche che collegate all’ambiente ed allo stile di vita, quest’ultimo, su un substrato genetico predisponente, è quasi sempre il fattore più importante: “i geni caricano il fucile ma è l’ambiente (stile di vita) che tira il grilletto”.
È quindi fondamentale una precoce prevenzione, da iniziare addirittura fin dalla gravidanza ma è anche necessario sviluppare dei validi percorsi di trattamento e presa in carico del bambino obeso, qualora non si sia riusciti a prevenire.
Le azioni di prevenzione e di trattamento che si sono dimostrati più efficaci sono quelle combinate che comprendono interventi sull’alimentazione, sulle abitudini motorie e sul comportamento nell’ambito della famiglia, della scuola e nella comunità eseguiti da equipe multidisciplinari.