Dottoressa Villa, come si pone al primo approccio col paziente?

Innanzitutto non esprimo nessun giudizio – o meglio pregiudizio – sulla persona che ho davanti, anche quando mi costa fatica: ad esempio di fronte a un aspetto fisico veramente compromesso. Cerco sempre di essere il più possibile accogliente e partecipe delle situazioni.

Segue uno schema preciso nelle domande?

Sì, c’è un metodo. Per prima cosa chiedo alla persona che aspettative ha e perché ha scelto proprio me. Poi, faccio domande sulle patologie già diagnosticate, sia personali che familiari, sulla storia del peso negli ultimi anni; chiedo che cosa mangia in una giornata tipo.

Raccoglie informazioni con misurazione diretta?

Il peso, le misure antropometriche, il metabolismo basale con l’arm band, l’impedenziometria, un esame non invasivo che stima i fluidi corporei.

Accoglie anche gli accompagnatori?

Certo, possono essere un valore aggiunto.

Quali problemi riscontra più di frequente, oltre al sovrappeso?

Stanchezza, agitazione, gonfiori, difficoltà digestive,

Come costruisce la dieta?

Non mi soffermo sulle grammature ma sulla gestione della giornata, con diverse opzioni a scelta, sempre concordate con il cliente. Quando è possibile, cerco di proporre cibi già familiari al paziente.

Se il paziente  è scettico o demotivato, come fa?

Cerco di capire insieme al paziente i motivi dell’insuccesso. Mi impegno ancora di più a dialogare, a mettermi nei suoi panni. Si chiama compliance.

Come definirebbe la Sua strategia professionale?

Strategia dei piccoli passi, obiettivi facilmente raggiungibili per avere risultati stabili a lungo termine.

Come si tiene aggiornata?

Seguo regolarmente corsi e congressi delle Società professionali: SINU, Società Italiana di Nutrizione Umana, AINUT, Associazione Italiana Nutrizionisti, SIO, Società Italiana dell’Obesità, Brain & Malnutrition Chronic Diseases Association. Mi aggiorno anche seguendo la formazione a distanza (online) organizzata dal mio Ordine professionale. Leggo libri e articoli sulle principali riviste scientifiche: Nutrients, American Heart Association, Natural1, News di Nutrition Foundation of Italy, American Journal of Nutrition, documenti del Ministero della Salute, dell’Istituto Superiore della Sanità e della NMCD, Nutrition, Metabolism and Cardiovascular Diseases.

Ha lavorato molto come formatrice, anche ai bambini. Che cosa lascia agli allievi?

Punto sull’interattività e sul coinvolgimento, anche attraverso il gioco. Cerco di far parlare le persone della loro storia. Mi concentro su poche cose veramente essenziali per una vita sana.