La storia della CASTAGNA parte da una antica leggenda…

LA LEGGENDA

“Tanto tempo fa in montagna c’era un villaggio poverissimo i cui abitanti non avevano nulla da mangiare. Ogni giorno le mamme pregavano di poter placare la fame dei propri bimbi e i papà di poter in qualche modo provvedere alla famiglia. Pregavano così tanto che Dio decise di fare loro un dono meraviglioso.

Un mattino si svegliarono e trovarono un albero carico di frutti piccoli con una scorza marrone che, cotti, erano dolcissimi e nutrienti. Si potevano essiccare, duravano per tutto l’anno e con la loro farina si preparavano tante buone cose.

Quel paese lodò così tanto Dio che il diavolo fu invidioso e volle punirli. Quindi ricoprì le castagne di aculei tanto acuminati da rendere impossibile toccarle. Tornò, così la disperazione nel villaggio: l’albero c’era ancora, ma non si potevano mangiare i suoi frutti. Mamme, papà, bimbi pregarono ancora e Dio, pur non potendo cancellare l’opera del demonio, tornò in loro aiuto e fece in modo che i ricci, giunti a maturazione, si aprissero da soli, ma a croce e così il diavolo non poté mai più toccarli.”

LE PROPRIETA’ NUTRIZIONALI

La CASTAGNA (Castanea sativa) è un frutto che in passato ha rappresentato uno fra gli alimenti base per molte popolazioni rurali, in particolare delle zone montane, durante i mesi più freddi dell’anno. In Europa ne parlò per primo Senofonte, nel IV secolo a.C. definendo il castagno come albero del pane. Bisogna distinguere le castagne dai marroni: le castagne sono il frutto del castagno selvatico (ogni riccio ne contiene di solito tre), mentre i marroni sono il frutto degli alberi coltivati (ogni riccio ne contiene uno solo).

L’elevata percentuale di carboidrati (circa il 79% nel frutto secco) conferisce alla castagna un alto potere calorico, ma essa contiene anche buone quantità di proteine, di lipidi, di sali minerali.

Le castagne possono aiutare ridurre i livelli di colesterolo “cattivo” LDL nel sangue: ricche di fibre, omega3 e omega6. Alto è il livello di vitamine (A, B1, B2, B3, B5, B6, B9 – l’acido folico – ottimo nei casi di anemia e in gravidanza, B12, C e D) tra cui calcio, ferro e potassio, di cui possiede un’elevata percentuale che la colloca tra gli alimenti più ricchi di questo elemento. Sono ricche di fibre che aiutano digestione e attività intestinale e vitamina E che è un potente antinfiammatorio e antiossidante.

Rispetto alla frutta fresca, l’apporto calorico delle castagne fresche (190-210 calorie circa per 100 g) è superiore (sono però in genere più sazianti a parità di calorie). Per il loro contenuto di carboidrati complessi (amido), la castagna dal punto di vista nutrizionale può sostituire il pane, la pasta e i vari farinacei. Quindi attenzione al consumo di pasta e pane quando si mangiano le castagne.

COME MANGIARLE

Le castagne sono consumate soprattutto arrostite sul fuoco o al forno (le famose caldarroste) oppure bollite; in quest’ultimo caso è consigliabile ridurle a purea e aromatizzarle con noce moscata per renderle più digeribili. Un pregio della castagna è legato alla sua struttura particolare: il riccio infatti protegge il frutto dai residui dei trattamenti chimici. Le castagne vengono utilizzate per la preparazione di dolci, marmellate e confetture; possono anche essere essiccate; dalle castagne secche si ricava la farina (377 kcal/100 g) con cui si prepara il castagnaccio.

Le castagne denominate marroni, che sono generalmente più grosse delle comuni castagne e hanno una tipica forma a cuore, si utilizzano in pasticceria per la produzione dei famosi marrons glacés. I marroni vengono prima canditi con sciroppi molto concentrati a base di saccarosio e poi ricoperti con una glassa composta di zucchero a velo e acqua. Francesi e piemontesi si contendono la paternità di questo dolce; in effetti, nella provincia piemontese di Cuneo si prepara da secoli un ottimo marron glacé. Attenzione a non eccedere nel consumo, in quanto hanno un elevato potere calorico.

Buon appetito!!