Da recenti studi si evidenzia che il reflusso gastroesofageo in Italia colpisce circa il 20-25% della popolazione. Le cause principali dell’insorgenza del reflusso sono proprio le cattive abitudini alimentari e scorretti stili di vita e il sovrappeso. Il reflusso gastroesofageo si ha quando il contenuto gastrico viene “rigurgitato” all’interno del lume esofageo.

I sintomi sono variabili, ma il più comune è dolore retrosternale e rigurgito acido.

Le indicazioni principali per affrontare questa problematica sono:

1. Mangiare poco ma spesso, evitando in questo modo pasti abbondanti.

2. Seguire un’alimentazione con un basso contenuto di grassi.

3.Limitare il consumo di dolci e bevande zuccherate.

4. Fare attenzione a non assumere cibi troppo caldi o troppo freddi.

5. Bisogna cercare di ridurre gli alimenti che possano aumentare l’acidità gastrica quali: caffè, tè, latte, agrumi, pomodoro e cioccolato.

6. Prendersi il tempo necessario per mangiare: mangiare lentamente aiuta a ridurre i sintomi. Il pasto dovrebbe essere consumato non meno di 25 minuti: una passeggiata prima del pasto aiuta a liberare lo stress ed evita di “mangiare con l’imbuto”.

7. Se si è in sovrappeso od obesi è consigliato perdere gradualmente peso attraverso un piano nutrizionale personalizzato che evidenzi/intersechi le esigenze nutrizionali lavorative e famigliari di ognuno: il piano nutrizionale non può prescindere da attività fisica.

8. Favorire una buona idratazione bevendo almeno 1,5-2 litri di acqua al giorno anche sotto forma di minestre, tisane e preferire il consumo di alimenti quali frutta e verdura oltre ad alimenti integrali.

Infine è consigliabile non sdraiarsi subito dopo aver mangiato.

Se si fuma è bene smettere di fumare.