Ho già parlato in un articolo precedente di fibromialgia e, visto il grande successo, eccomi qui a riparlarne per approfondire alcuni punti.
E’ ormai noto che v’è molta correlazione tra salute e nutrizione oltre che a seguire dei piani nutrizionali adeguati per il benessere generale della popolazione.
In particolar modo nella fibromialgia è importante che ci sia un corretto approccio alimentare che diventa un aspetto molto importante per far star meglio la persona: addirittura in alcuni soggetti l’approccio nutrizionale può diventare una vera e propria terapia.
Moltissimi studi scientifici hanno evidenziato che la carenza di alcuni micro o macronutrienti può avere un ruolo importante nella sintomatologia suscitando in particolar modo dolori muscolo-scheletrici che vengono correlato alla sindrome.
Importante nelle persone affette di fibromialgia è la sfera gastrointestinale che è particolarmente soggetta a disbiosi intestinale, con conseguenza alterazione della sua funzione.
Molte persone soffrono della sindrome del colon irritabile o vi possono essere alterazioni dell’apparato gastrointestinale con i frequenti disturbi nella digestione come gonfiore addominale post-prandiale. con irregolarità nella funzione intestinale come diarrea, incontinenza, stipsi che, nei casi più estremi può portare all’occlusione intestinale. Per queste situazioni è importante seguire un’alimentazione adeguata.
Elementi essenziali per la GIORNATA ALIMENTARE
Per riuscire a ridurre la sintomatologia è importante:
1. migliorare la funzionalità e l’integrità del microbiota intestinale e aiutare il processo di digestione riducendo il processo infiammatorio e ripristinando il corretto equilibrio degli acidi grassi, utilizzando alimenti ricchi di omega 3 e omega 6.
2. rendere più tollerabile quanto viene ingerito, migliorando la barriera intestinale con l’introduzione di probiotici che agiscono direttamente sulla flora batterica intestinale e prebiotici che hanno il principale compito di nutrire la flora batterica intestinale contrastando la disbiosi intestinale che può favorire la comparsa di cistiti e candidosi dovute alla migrazione dei microrganismi dall’intestino. Per migliorare questo quadro è importante l’utilizzo della vitamina D.
4. assumere antiossidanti, che impediscono l’accumulo di radicali liberi, attraverso il consumo di frutta che contiene molta vitamina C.
5. limitare l’azione pro-infiammatoria di alcuni alimenti. Nella letteratura scientifica emerge che vi è una frequente concomitanza dell’intolleranza agli zuccheri, al glutine o una vera e propria celiachia abbinate alla fibromialgia. Quindi può essere utile seguire una dieta gluten – free, utilizzando in particolar modo farine quali farine di grano saraceno, miglio, quinoa, riso. Meglio non assumere il mais anche se privo di glutine.
Fonte: Rivista scientifica Pharmastar – Marzo 2021