Il SAMBUCO… perché non farsi anche lo sciroppo dissetante e rinfrescante?

E’ un arbusto, Sambucus Nigra, che cresce sia in pianura che in montagna e non supera i 4 metri di altezza. I fiori sono di colore bianco crema mentre i frutti sono delle bacche nere. I fiori si raccolgono nel mese di maggio, mentre i frutti si raccolgono da agosto a settembre. Il nome Sambuco deriva dalla parola greca “Sambuchè” che indica uno strumento musicale, infatti in passato dai rami cavi della pianta di sambuco si ricavava una specie di flauto.

Il sambuco è stato utilizzato fin dai tempi antichi per le numerose proprietà terapeutiche che hanno sia i fiori, le bacche, le foglie e la corteccia.

Le bacche di Sambuco sono formate da circa il 79% di acqua, poi contengono una piccola quantità di carboidrati, proteine ed amminoacidi, quali lisina, acido glutammico, triptofano e fibra, sali minerali, quali il potassio, calcio, sodio, ferro, magnesio, fosforo. Inoltre contengono anche alcune vitamine molto importanti per la nostra salute, quali la vitamina A, le vitamine del gruppo B e la vitamina C.

L’infuso con i fiori di Sambuco ha delle proprietà sudorifere ed è consigliato nel trattamento delle malattie dell’apparato respiratorio, come raffreddore, tosse.

Le bacche di Sambuco hanno proprietà lassative e contrastano le infiammazioni, anche loro hanno un buon effetto sul raffreddore, mentre la corteccia viene utilizza soprattutto come diuretico e per curare nevralgie.

Le proprietà curative del Sambuco sono dovute alla presenza di molte sostanze antiossidanti come i flavonoidi, in particolare antociani e tannini e diverse vitamine. Grazie a questo le bacche di Sambuco sono utilizzate per contrastare l’infiammazione e le malattie da raffreddamento.

In questo periodo è da provare lo Sciroppo di Sambuco e Limone DOPO una bella PASSEGGIATA, una CORSA o un giro in BICICLETTA: è una bevanda rinfrescante e dissetante ed è facile da fare e fa benissimo.

PS:  Guardando con attenzione la foto si possono vedere le tante api posate sui fiori, grazie alle quali si può fare il miele di Sambuco